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Attacco a Tolisso durante il derby

Corentin Tolisso fu vittima di un attacco domenica notte durante il derby a Geoffroy-Guichard. Rilasciato sulla barella e sofferente dal ginocchio, deve perdere gli ultimi incontri Ligue 1 fino alla fine di maggio. Il club di Lione dovrebbe comunicare questo martedì e confermare uno sperone interno del ginocchio. A Lione, ci si chiede l’intensità e il numero di tavoli che il giocatore ha sofferto dello Stéphanois. In Progress, un membro di OL ha spiegato che era “molto sorprendente” che Corentin Tolisso era il soggetto di quattro errori importanti in meno di mezz’ora. Con in apoteosi la scheda da dietro Lucas Stassin, il cui cartone rosso trasformato in giallo da François Letexier e il VAR fa jaser. Il nativo di Tarare aveva un contratto in testa? Per a Saint-Etienne non abbiamo dimenticato il famoso derby del 2017 durante il quale Corentin Tolisso e Rachid Ghezzal erano stati espulsi. Il terreno centrale aveva tagliato Fabien Lemoine, causando una forte alterazione, in particolare con un certo Jordan Veretout che stava evolvendo con i Verdi. C’era anche il derby di novembre 2015 quando Pierre-Yves Polomat lo insultò davanti alle telecamere nei corridoi di Gerland, con il famoso: “La vita di mia madre, so dove vive, Tolisso. La sua ragazza, la schiaffeggia al liceo, è pazzo.” Il desiderio di pagare per il campione del mondo 2018 doveva essere forte all’ASSE, soprattutto quando si conosce la responsabilità di infortunio che aveva.

Secondo Le Progrès, un 28enne residente di Saint-Etienne ha ammesso di lanciare proiettili verso il prato. Ma nega di essere colui che ha gettato la moneta che è arrivata sul cranio dell’assistente arbitro Mehdi Rahmouni, causando l’interruzione dell’incontro tra ASSE e OL. Nella sua dichiarazione, tuttavia, il club Stéphanois appariva certo che aveva identificato l’individuo giusto grazie alla videosorveglianza di Geoffroy-Guichard. Come promemoria, diverse monete erano state trovate dalla polizia nel luogo in cui Mehdi Rahmouni era stato colpito. Non si sa se il sostenitore si sia spiegato sul suo gesto e sulla persona a cui puntava davvero. Perché Abner Vinicius si trovava vicino all’arbitro dell’assistente per realizzare un tocco. Possiamo logicamente