La qualifica di Paris Saint-Germain per le semifinali della Champions League è stata segnata da un periodo di tensione significativa, scatenando l’analisi critica di Emmanuel Petit. Anche se comodamente prendendo il vantaggio 2-0 dai primi minuti del gioco a Villa Park, il club parigino ha perso rapidamente il controllo della partita, garantendo tre obiettivi e affrontando una situazione compromessa. Questa perdita di controllo, secondo l’ex giocatore, mostra una perdita di concentrazione e un atteggiamento eccessivamente fiducioso, manifestandosi da un cambiamento imprudente di strategia e un gioco poco strutturato.
La preoccupazione espressa da Emmanuel Petit va oltre la mera osservazione di una partita mancata. Ha disegnato un parallelo tra questa recente performance e le eliminazioni di potatura del PSG nelle precedenti edizioni della Champions League, richiamando le sconfitte contro Chelsea, Barcellona, Manchester United e Real Madrid. Questi fallimenti passati sembrano infestare il club, con conseguente fragilità psicologica e mancanza di reattività a pressione avversa. La paura, secondo l’analista, era palpabile sul terreno, ostacolando la capacità dei giocatori di mostrare una padronanza e serenità necessarie.
Nonostante questa terribile esperienza, Paris Saint-Germain è finalmente riuscito a qualificarsi per le semifinali, dove affronterà il vincitore del quarto finale tra Real Madrid e Arsenal. La partita di ritorno, che si svolgerà a Santiago Bernabéu, dovrebbe essere cruciale, e il club parigino dovrà imparare le lezioni da questo incontro per avvicinarsi al resto della competizione con maggiore forza e chiarezza, al fine di evitare di rivivere tali paure.